#L2 Studio: Progettare è un atto di fiducia

28/06/2024 |
L2 Studio: Progettare è un atto di fiducia
Il duo di Architetti Luigi Brenna e Lorenzo Galvani dello studio L2 Architecture & Design racconta in questa intervista l'amore per progettazione come impegno etico e le sfide del futuro.

Lo studio L2 Architecture & Design composto dagli architetti Luigi Brenna e Lorenzo Galvani ha collaborato con Camilletti Allmyhome per lo sviluppo di due progetti residenziali complessi soggetti ad una ristrutturazione totale. Il nostro team ha supportato i progettisti per l'arredamento degli interni e, alla luce dell'ottimo risultato ottenuto grazie alla sinergia raggiunta (a distanza) e al coinvolgimento di maestranze artigianali, abbiamo loro proposto un'intervista che trovate di seguito.

Qual è il vostro approccio alla progettazione?

Progettare è un atto di fiducia nei confronti del futuro. L’etimologia infatti deriva da (gettare) e questo “gettare avanti” è un concetto bellissimo da ricordare quando facciamo il nostro lavoro. Noi quindi, progettando, non facciamo altro che porre davanti al cliente il futuro dei loro spazi di vita. In altre parole rendiamo visibile, ancora prima che esista, ciò che sarà l’ambiente in cui i nostri clienti si muoveranno, ameranno, litigheranno, lavoreranno, sogneranno

Ma, si sa, tra l’immagine e la realizzazione della stessa c’è di mezzo il cantiere e molto altro per cui il nostro approccio alla progettazione è molto strutturato e si svolge seguendo 4 fasi principali: ed è dedicata alla comprensione delle esigenze e dei desideri (più o meno espressi) del cliente.

In questa fase ci si conosce, si scoprono le identità reciproche e ci si sintonizza sulle onde emotive e razionali dei clienti. Si rileva lo spazio graficamente e fotograficamente e si annotano tutte le caratteristiche tecniche del manufatto.

In questa fase si propongono dei possibili layout per rispondere a quanto appreso nella fase di ascolto. Si raccolgono i feedback del cliente e si stringe il campo per raggiungere una disposizione degli spazi che sia apprezzata dal cliente.

La fase successiva è quella esecutiva in cui semplici linee bidimensionali prendono corpo diventando dapprima volumi in tonalità di grigio dopodiché render che non hanno nulla da invidiare ad una fotografia del progetto realizzato. Il cliente legge i volumi e riesce a capire se l’ambiente è quello che si aspettava avendo visto solo le planimetrie.

Successivamente si passa alla fase esecutiva: per la quale ci adoperiamo affinché ciò che il cliente ha visto nel render venga realizzato fisicamente. Stendiamo un capitolato a misura, seguiamo i lavori sul cantiere, interagiamo con le maestranze facendo attenzione che durante i lavori tutto venga realizzato a regola d’arte e non ci siano aumenti ingiustificati del preventivo. Svolgiamo le pratiche comunali e catastali per fare in modo che il cliente abbia le carte in regola dal punto di vista urbanistico e catastale.

Bozzetto iniziale del progetto dell'attico NB

Quali sono i plus purché il progetto finale sia efficace?

La gestione del cantiere in modo corretto ed efficace è la chiave purché il risultato finale sia aderente al progetto presentato. Nello specifico le forniture devono arrivare in tempo; il computo metrico estimativo deve essere prontamente aggiornato ed approvato dalla committenza ad ogni minima variazione per non far trovare brutte sorprese al cliente; i disegni dei particolari vanno stesi non appena vi è una lavorazione e/o un accorgimento tecnico particolare. 

Bozzetto iniziale del progetto dell'attico NB

A proposito del progetto dell’attico a Stezzano, qual è stata la sfida maggiore che avete affrontato nel progetto?

I clienti partivano da un progetto proposto dall’impresa costruttrice, si sono affidati ad uno studio di progettazione esterno, ma le soluzioni proposte non rispecchiavano il loro desiderio di avere un openspace in continuità con la grande terrazza. La sfida è stata dunque quella di far percepire l’ambiente come un unico grande spazio nel quale le funzioni fossero suggerite unicamente dall’arredo. Così ci siamo impegnati a rettificare la geometria della zona giorno senza penalizzare notte e servizi e poi abbiamo pensato ad un’armadiatura unica per consentire un effetto continuità all’ambiente. Abbiamo studiato la modularità delle ante basandoci sul rapporto aureo e per i materiali abbiamo deciso di conferire un certo ritmo alternando un cannettato con una finitura che ricordasse un effetto cemento dalle tonalità calde. Il passo delle ante è stato pensato in modo da mantenere una cadenza continua fin dalla soglia d’ingresso. Il passaggio alla zona notte concepito come una nicchia dorata. La stessa armadiatura viene riportata anche all’ingresso dove funge da guardaroba.  

Risultato finale del progetto dell'attico NB

Com’è nata l’idea del mobile su misura nella zona living? Da dove nasce il concept dell’alternanza con materiali differenti?

L’idea è nata per unificare il tutto senza però proporre qualcosa di banale. Inoltre, la progettazione del mobile “all-wall” è nata anche da un’esigenza tecnica di contenimento: alcuni vani hanno una profondità di circa cm 35 e possono contenere interi servizi di piatti e bicchieri, scopa e aspirapolvere… mentre altri hanno la profondità di pochi centimetri e nascondono solamente antiestetici quadri elettrici, scatole di derivazione e collettori; ma da fuori si percepisce un’unica partitura composta da moduli e materiali differenti che si ripetono scandendo ritmicamente lo spazio così come una partitura scandisce il tempo della musica

Progetto dell'attico NB

Nella fase relativa alla selezione degli arredi, come avviene la scelta? Siete affezionati a dei brand in particolare?

Partiamo da alcune idee che nascono cercando di rispondere alle esigenze dei clienti. Queste idee sono delle libere interpretazioni sugli input che il cliente ha tentato di suggerirci. Una volta visualizzata un’idea tramite schizzi a mano libera e disegni tecnici e volumetrici la mostriamo al cliente e se piace ci confrontiamo con il fornitore. 

In quanto all’affezione che nutriamo per certi brand la risposta è che L2 è affezionato al progetto, o meglio… crede fortemente in un progetto.  Il fornitore a cui ci affezioniamo è quello che riesce a comprendere il progetto e si mette in gioco per realizzare la nostra idea. In automatico quel fornitore diventa il nostro brand preferito. 

Progetto dell'appartamento CF. Ristrutturazione e arredamento a cura dello Studio L2 

Quanto è importante per voi ricevere il supporto da un rivenditore di arredamento?

Importantissimo in quanto ci affidiamo ad esso per poter risolvere problematiche tecniche. È sempre bene affidarsi e interloquire con chi ha esperienza in uno specifico campo poiché sai che dall’altra parte c’è una maestranza esperta che ha tutto l’interesse di riuscire a realizzare quello che gli hai indicato nel migliore dei modi.

Cucina dell'attico NB di Stezzano

Living dell'appartamento CF

A proposito della collaborazione con Camilletti Allmyhome, il fattore distanza è stato un limite per la realizzazione del progetto?

Ad essere sinceri no. Abbiamo notato che, una volta eseguita la progettazione sulla quale è facile discutere mediante internet (con mail, scambi di file whatsapp e via dicendo) e telefono, nelle fasi cruciali di: rilievo, presentazione campioni, montaggio, Camilletti è sempre stato molto preciso. Per cui la distanza non è stato un problema. Spesso ci sentiamo più distanti a fornitori della zona che non mantengono la parola data procrastinando le consegne o mancando gli appuntamenti.

Work in progress del montaggio della cucina dell'appartamento CF

Quali sono i progetti futuri dello Studio?

Attualmente stiamo lavorando alla fusione di due appartamenti nel milanese, proponendo soluzioni originali dalle grandi potenzialità. Abbiamo poi altri cantieri che stanno partendo tra cui la ristrutturazione di una villetta con ampliamento volumetrico che ci permette di ricavare un nuovo piano in corrispondenza del sottotetto a Sesto S.G. (MI) e altre ristrutturazioni tra la Provincia di Bergamo e Milano.

Abbiamo poi iniziato a realizzare progetti per corti interne e sistemazioni di palazzine che necessitano di interventi di riqualificazione energetica, strutturale ed estetica. Ci stiamo muovendo per intercettare commesse pubbliche e realizzare operazioni di compravendita immobiliare basate sulla rigenerazione urbana. In contemporanea diamo importanza alla nostra formazione personale e attualmente ci stiamo specializzando in costruzioni sempre più attente alla sostenibilità poiché pensiamo che sia necessario, oltre che estremamente gratificante (per noi e per tutti), progettare per non sprecare, senza riempire le discariche di rifiuti edili (e non solo) e immettere nell’atmosfera Co2, più di quanto sia necessario.  

C’è una domanda che non vi abbiamo fatto e che avreste voluto ricevere?

…Ci aspettavamo una domanda alla Marco Masini … del tipo “Perché lo fate”? 

Avremmo risposto: perché amiamo il nostro lavoro e la nostra mission è quella di migliorare l’attuale realtà urbana, affinché diventi funzionale, più bella edecosostenibile! ;-) 

Grazie allo studio L2 Architecture + Design 

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